Cosa aspettarsi dal Reiki

Quali benefici posso ottenere dal Reiki?

Non è facile dirti quali saranno i benefici che potrai ottenere con Reiki perché sono soggettivi e dipendono molto dalla tua condizione psico-fisica di partenza e dalla tua capacità di ascolto di te stesso, dei tuoi cambiamenti e/o miglioramenti. Ti faccio un esempio: se una persona dorme 3 ore a notte e facendo Reiki inizia a dormirne 5 per lui sarà meraviglioso anche se per chi ne dorme 8 sembrerà poco! È davvero soggettivo. Più che leggere di Reiki io consiglio di prenotare un trattamento per provare e sentire direttamente Reiki ed i suoi benefici su di te. 

Sappi che il Reiki agisce su tutti i piani dell’uomo, fisico, mentale, emotivo e profondo, i benefici che può portare sono per questo davvero tanti, sempre derivanti dal processo di riequilibrio energetico della persona.

Su episodi di pronto soccorso potranno arrivare risultati veloci e completamente risolutivi, su problemi cronici dovremo invece usare più tempo e non è detto che si raggiunga sempre una risoluzione della problematica, possono ridursi gli effetti collaterali, può ridursi il problema, o bloccarsi al punto in cui è senza peggiorare, ci saranno comunque sempre vantaggi tangibili sulla qualità della vita.

Ricorda poi che più fai Reiki più puoi ottenere benefici, per questo il mio consiglio è quello di frequentare un corso e rendersi autonomi. Le nostre mani sono sempre con noi, potrai farti Reiki in tantissimi momenti della giornata (maggior frequenza) aumentando di molto la quantità di energia ricevuta e per tutto il tempo che vorrai (maggior minutaggio) e quindi i benefici che potrai ottenere saranno maggiori.

In generale Reiki può servire per alleviare ansia, attacchi di panico, stress, burnout, paura o depressione, insonnia, emicrania, allergie, dermatiti, ustioni, problemi cardiaci, di circolazione, ginecologici, edemi, distorsioni, fratture, mal di schiena, disturbi gastrici ed intestinali, per eliminare tossine, per rinforzare il sistema immunitario, per contrastare le dipendenze (fumo, alcol, droghe), ai caregivers, nell’elaborazione del lutto, nell’accompagnamento al fine vita e nel supportare la terapia del dolore o le cure palliative, in caso di patologie oncologiche o cronico-degenerative e molto, molto altro ancora.